Archives for: aprile 2015

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Tre piccole grandi storie di cristallo – Nuova CEV

Cosa c’è di più comune di un pallone da calcio, di uno sport diciamo così mondiale? Ecco perché nel 1990 abbiamo fatto una serie di gadget per i Mondiali di Calcio Italia 90 con il mitico “Ciao” tricolore.
Nuova CEV italia 90 crystal

Dolcetto o scherzetto? Scherzetto ! Ecco perché qualche vetraio burlone si è messo a fare piccole pietre, giusto per movimentare la pausa colazione, la famosa “fresca”! Un designer famoso ne ha fatto una serie di candelieri e lampade.

nuova cev crystal

Televisione che passione ! Per una mia intervista a Telemontecarlo portai in omaggio alla conduttrice un anello di cristallo e da quel momento fui costretto a replicare e moltiplicare gli omaggi a varie attrici.

nuova cev crystal

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Ispirazione – Pratomarmi

Può sembrare banale ma vivere nel cuore della Toscana, camminare nelle bellezze dei centri storici di città come Firenze, entrare nei palazzi, nelle chiese e nei musei o camminare nei paesaggi inconfondibili della campagna toscana con pievi e borghi che ne emergono come isole in tutto il loro splendore ti svuota la mente e trasforma un giorno di svago in occasioni per osservare quei particolari, quelle dolci ondulazioni che sembrano dipinte da un artista.

toscana

È una gioia poi riportarle nel lavoro di tutti i giorni: in una cornice di un camino, una boiserie in marmo, un lavabo da bagno o da cucina – di un committente privato o interior designer – per creare con loro e per loro sempre pezzi unici.

palazzo vecchio

Per noi questa fonte continua di ispirazione insieme alla curiosità è fondamentale per non smettere mai di migliorarsi.

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Toscana – Quota Collection

La Toscana, il nostro territorio.
Ricco di storia, arte, cultura, creatività e “capacità di fare”.

toscana collina

Uno stile di vita permeato di tradizioni forti e con uno spiccato senso di appartenenza.

palio siena campo siena palazzo

Con un paesaggio unico al mondo nei colori, nei segni. Con una qualità della vita ed un ecosistema conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

san gimignano

Fonte unica d’ispirazione per il nostro lavoro,  per trasferire ai nostri prodotti buon gusto, eleganza, equilibrio. Oltre all’unicità delle lavorazioni e all’amore per il dettaglio.

poltrona quota collection
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Design su misura – Samarreda

Quali sono i prodotti di Samarreda?
Tutti quelli che possono soddisfare le richieste dei suoi clienti.Self Habitat Firenze Samarreda Il servizio al cliente della Samarreda è orientato al custom made, ovvero alla realizzazione a misura e su misura, personalizzando la propria produzione a seconda delle richieste e delle esigenze d’arredamento del cliente.

Il cliente ha l’opportunità di scelta tra i più svariati materiali, dalle pietre, ai metalli, al legno nelle varianti di tutte le possibili finiture.

Da aprile 2015 è possibile visitare lo showroom Samarreda, presso i locali di Self Habitat a Firenze, dove il design di autore si incontra con le realizzazioni su misura.Self Habitat Firenze Samarreda Sarà pertanto possibile avere un punto di riferimento a Firenze per ogni esigenza di arredamento che sia dettata dal desiderio di poter scegliere secondo il proprio modo di abitare la casa e il lavoro, trovando anche una disponibilità al progetto, al consiglio o all’indirizzo secondo le proprie esigenze di gusto e di servizio.

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Una vecchia azienda dall’animo giovane – Aurora Cucine

aurora cucine staffAurora Cucine Staff

Invece di parole, vogliamo darvi dei numeri.

1947-2015
68 anni di vita dell’azienda
48 età media dello staff
25 anni passati a lavoro in azienda
23 età media in cui abbiamo iniziato a lavorare qui
3 le generazioni che si sono susseguite alla guida dell’azienda
36 età media della terza generazione

Chiamateci pure vecchia azienda, ma abbiamo un animo giovanissimo.

aurora-vincent-grigia-02

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Gallo – Da Venezia alla Toscana

Come è nata l’azienda e in quale anno?
La ditta Gallo è una realtà di lunga tradizione, fondata a Venezia nel 1910.

gallo company venice venezia
Secondo le abitudini della secolare tradizione italiana legata all’artigianato, il fondatore della ditta, Luciano Gallo, comincia a svolgere la propria attività in solitudine in una piccola bottega nel cuore di Venezia, precisamente in Campo San Tomà, una della centinaia di piccole piazzette che costituiscono l’irregolare e frastagliata area della città di Venezia.
Stiamo parlando quindi di 105 anni, ma non chiedetemi se abbiamo festeggiato il secolo perché non è accaduto: io, persona razionalissima, sono affetto da una strana forma di scaramanzia!
gallo company toscana


Quindi una origine veneta?
Veneziana, mi piace sottolineare

Di cosa si occupava il bis-nonno precisamente?
Nonostante la tradizione artigianale veneziana più tipica sia quella legata alla lavorazione del vetro, Luciano Gallo è invece esperto nella lavorazione del ferro e in maniera specifica nella realizzazione di oggetti di illuminazione per esterno come lanterne o lampade a olio, come mostra la foto di apertura nel nostro catalogo, che lo ritrae in compagnia dei suoi manufatti

gallo company in venice


E come si arriva in Toscana?
Per cause belliche. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, il bis-nonno si sposta in Toscana a Firenze e poi a Prato (8 km da Firenze) con la sua grande famiglia (la moglie e 9 figli – 7 maschi e 2 femmine) come usava in quell’epoca.

Firenze

Un trasferimento dovuto, visto che il tri-veneto, è il fronte italiano del primo conflitto mondiale dal quale ne esce devastato. E poi chi sa: forse era destino, mi chiedo io?
Un veneto che non lavora il vetro, ma il bronzo e il ferro battuto casca nella città giusta, Firenze appunto, patria italiana del ferro battuto artistico, così come tutta la regione Toscana.

Proprio questa attività, trasferitasi poi a Prato, lo porta a diventare un famoso “bronzista” nell’area fiorentina realizzatore di forme artistiche anche a livello di arredo urbano come panchine da parco, lampioni stradali e statue da piazza in ottone e bronzo.

Luciano Gallo ci lascia nel 1933 (in fondo è un buon anno per andarsene… Hitler al potere in Germania e tutto il male che farà, ma questa è un’altra storia…)

Chi porta avanti la attività?
Potendo contare su 9 figli, dei quali 7 maschi, l’azienda non va a estinguersi con Luciano. I 2 fratelli Libero e Dino (mio nonno) Gallo portano avanti l’attività con una pausa forzata durante la fase più drammatica della seconda guerra mondiale, risalente alla occupazione tedesca tra il 1943 e il 1945.

Dino Gallo
Proprio nel 1945 è nato Aldo, figlio di Dino Gallo e mio padre.

Aldo Gallo

Abbiamo perso il conto. A che generazione siamo quindi?
Alla terza – Aldo è la terza – non male: tra una guerra e l’altra, passando attraverso una dittatura, siamo arrivati a gli anni ’50.

E che succede negli anni ’50 ?
I fratelli Libero e Dino Gallo si separarono,continuando a produrre separatamente illuminazione classico-decorativa per interni.

In questi anni,ognuno a modo suo, rinnovarono e reinterpretarono il cosiddetto “stile fiorentino” (che nella forma più tradizionale è costituito solo da ferro o solo da legno) portando importanti novità stilistiche come l’uso del cristallo e del vetro veneziano e di Murano (essendo loro proprio di origine veneziana).

I 2 fratelli Gallo (Dino e Libero) sono stati veramente 2 maestri artigiani e guide,nell’area fiorentina,anche per tutte le generazioni successive di produttori di illuminazione classica nel corso degli anni ’50, ’60 e ’70.

Bel periodo – pieno boom economico – come lo vive l’azienda?
Lo vive bene: durante tutto il corso degli anni ’60 , ’70 e ’80 mio padre Aldo portò all’azienda importanti e innovativi cambiamenti stilistici e produttivi che lo spinsero verso nuovi processi lavorativi: non solo l’uso del ferro, ma produzioni anche basate sull’uso di legno,ceramica e porcellana che specialmente negli anni ’70 lo portarono alla invenzione di una linea di lampade da tavolo che divennero un caso commerciale e stilistico nella recente storia dell’illuminazione decorativa italiana.

Negli anni ’80 e ’90 mio padre Aldo trova nuove energie e stimoli grazie anche alla presenza costante e scrupolosa di sua moglie e partner, Beatrice Pacini Gallo, mia madre.

Beatrice Pacini Gallo

A questo periodo risale il definitivo salto di qualità dell’azienda e la consacrazione sui mercati anche extra europei (Asia, Nord America, Paesi Arabi).

E tu Jacopo che hai fatto?
Per cominciare sono nato – nel 1972 – e sono la quarta generazione e mi auguro proprio non l’ultima.

Jacopo Gallo

E lo puoi affermare, dopo 105 anni!
Proprio così – gli portiamo bene questi 105 anni in fondo.
Il secolo e più è un bel bagaglio dal quale attingere – un bel cuscino di esperienza sul quale sedersi : background artigiano che vede convivere ferro,vetro,legno,bronzo,ceramica e culturale,visto che sono cresciuto a contatto di un nonno veneto che con me scherzava sempre in dialetto veneziano (gergo che ancora per certi aspetti si è preservato in casa,scherzando con mio padre) e portatore anche di un vivere alla “veneziana”,a tavola per esempio, (la Domenica si mangiava “poenta e osei”,spesso, al quale sono ancora affezionato, e il fegato con le cipolle ovviamente – che ricordi).

Polenta con i tordi

Questa contaminazione costruttiva forse è proprio quello che ci ha permesso di tramandarci questo mestiere per più di 100 anni, la curiosità innata, il mescolarsi di due culture e territori eccezionali appartenenti a 2 città da sogno, Firenze e Venezia.

Sunset in Florence
venezia

Quale è il tuo obbiettivo principale da perseguire in azienda?
Continuare quel processo di internazionalizzazione cominciato negli anni ’80 e ’90 espandendolo a quello che amo chiamare il “Nuovo Mondo” emerso in contemporanea con l’inizio della mia entrata definitiva in azienda nel 2000 (mentre mi stavo laurenado in architettura a Firenze), cioè il BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) paesi emersi e importantissimi che hanno sostenuto l’economia mondiale praticamente negli ultimi 15 anni e sui quali abbiamo investito adeguatamente conseguendo risultati sensibili.

E il futuro come si delinea?
Il futuro per una azienda come la nostra coinciderà sempre con una revisione del passato. Non è questa una riflessione “romantico-passatista”, anche perché sarebbe impossibile restare ancorati a vecchi schemi visto che ogni 7/10 anni circa gli equilibri mondiali cambiano e siamo costretti quindi a reinventarci e rimettersi in discussione – quello a cui mi riferisco non sono le modalità lavorative,ma lo spirito che le alimenta: ancora oggi continuiamo a disegnare e produrre i nostri articoli nel nome della tradizione che ha accompagnato per oltre 100 anni e 4 generazioni la nostra azienda. Il grande background culturale che mi viene dal passato mi aiuta a controllare ,gestire e far convivere differenti tipi di materiali e forme come si può chiaramente vedere dalla nostra produzione che è una revisione e attualizzazione del già citato “stile fiorentino”.

I 101 anni di esistenza sono anche un chiaro indice di affidabilità e serietà che i vari titolari hanno sempre mantenuto e promosso anche verso i propri innumerevoli dipendenti, fornitori e clienti che si sono alternati nel corso di 4 generazioni.

La nostra azienda infatti collabora a livello planetario con centinaia di studi di architettura e realizzatori di interni prestigiosi i quali confidano ciecamente nelle nostre capacità e competenze artigiane tanto da ordinare spessissimo articoli fuori scala e ingigantiti, consapevoli e tranquilli che il risultato finale e l’oggetto che verrà consegnato senz’altro soddisferà le aspettative del.

Il “taylor-made” (il sartoriale) è quindi il passo più significativo relativo a quella revisione del passato a cui accennavo in precedenza: cioè la nostra esperienza a disposizione delle esigenze altrui.

gallo company

 

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